Risolvere una controversia senza arrivare in tribunale è possibile. I vantaggi dell’approccio negoziale, se assistito da un legale esperto.
Le controversie tra clienti e istituti bancari sono più frequenti di quanto si pensi: addebiti ingiustificati, interessi non dovuti, segnalazioni alla Centrale Rischi, revoche di fidi o finanziamenti. In questi casi, la causa civile non è l’unica strada possibile. Sempre più spesso, infatti, si ricorre a soluzioni negoziali, con la stipula di un accordo stragiudiziale.
Si tratta di una composizione della controversia che avviene al di fuori del tribunale, ma che richiede competenze specifiche per tutelare al meglio gli interessi del cliente.
In questo articolo analizziamo quando questa soluzione può risultare vantaggiosa, quali condizioni devono sussistere e perché è fondamentale farsi assistere da un legale esperto in materia bancaria.
Cos’è un accordo stragiudiziale e quando si applica
L’accordo stragiudiziale è un’intesa tra le parti – cliente e banca – che chiude una controversia senza l’intervento del giudice.
Può riguardare svariate questioni: chiusure di conti correnti contestati, rinegoziazione di mutui, rideterminazione di importi dovuti, cancellazione di segnalazioni negative.
Si applica quando entrambe le parti hanno interesse a evitare un giudizio lungo, incerto e dispendioso, e quando sussistono margini concreti per un compromesso equo.
I vantaggi dell’approccio negoziale (se assistito correttamente)
La soluzione stragiudiziale presenta numerosi vantaggi: tempi ridotti, costi contenuti, maggiore riservatezza e possibilità di trovare un’intesa personalizzata.
Tuttavia, affinché sia realmente favorevole per il cliente, l’accordo deve essere frutto di una trattativa condotta con rigore e competenza.
L’assistenza di un avvocato specializzato consente di:
- verificare la legittimità delle pretese bancarie
- quantificare eventuali rimborsi o riduzioni
- negoziare clausole chiare, tutelanti e vincolanti
Il ruolo dell’avvocato: analisi preliminare, trattativa e redazione dell’accordoUn accordo efficace parte da un’analisi preliminare della posizione del cliente: documentazione bancaria, contratti, estratti conto, corrispondenza.
A partire da questi elementi, il legale valuta la forza della pretesa, i profili di illegittimità e la convenienza concreta della transazione.
In fase di trattativa, l’avvocato rappresenta il cliente nel dialogo con la banca, preservandone i diritti e orientando la negoziazione verso una soluzione equilibrata.
Infine, redige l’accordo con attenzione tecnica, affinché sia chiaro, valido e difficilmente contestabile in futuro.