Come contestare un piano di ammortamento sbilanciato

Cos’è e perché può essere illegittimo uno degli strumenti più diffusi nella concessione del credito bancario

Il piano di ammortamento è una componente fondamentale in ogni contratto di mutuo o finanziamento. Definisce tempi e modalità con cui il debitore dovrà restituire alla banca quanto ricevuto, comprensivo di interessi. Tuttavia, la sua formulazione non è sempre neutra: in molti casi, può nascondere squilibri a sfavore del cliente. Parliamo, in particolare, dei piani di ammortamento “sbilanciati”, che possono generare effetti distorsivi sul costo effettivo del credito e sul rimborso del capitale.

In questo approfondimento esaminiamo in cosa consistono, quali sono i profili di illegittimità e in che modo il cliente può contestarli.

Cos’è un piano di ammortamento sbilanciato

Nel linguaggio bancario, un piano di ammortamento viene considerato sbilanciato quando prevede una ripartizione non equa tra la quota capitale e la quota interessi delle rate. Il caso più tipico è il piano alla francese, dove la rata rimane costante nel tempo, ma nei primi anni è composta per la maggior parte da interessi. Solo in seguito, le quote di capitale iniziano ad aumentare.

Questo sbilanciamento può risultare particolarmente penalizzante per il debitore, soprattutto in caso di estinzione anticipata o difficoltà economiche. Il cliente si troverà, infatti, ad aver restituito quasi esclusivamente interessi, senza incidere significativamente sul debito residuo.

Quali sono i profili di criticità dal punto di vista giuridico

Nonostante sia un sistema molto diffuso, il piano alla francese – e, più in generale, qualsiasi piano fortemente squilibrato – può sollevare diversi dubbi di legittimità, specialmente quando:

  • non è stato spiegato in modo chiaro al cliente al momento della sottoscrizione;
  • si fonda su un regime di capitalizzazione composta non esplicitato nel contratto;
  • comporta un effetto anatocistico indiretto, cioè una forma di interesse su interesse non consentita;
  • non rispetta il principio di trasparenza contrattuale, come previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia e dal Testo Unico Bancario.

La giurisprudenza ha più volte ribadito che la banca ha l’obbligo di fornire al cliente tutte le informazioni necessarie per comprendere la reale incidenza economica del piano proposto.

Come si riconosce e si contesta un piano sbilanciato

Per verificare se il piano di ammortamento applicato è illegittimo o comunque anomalo, il cliente può:

  • analizzare il piano delle rate, con particolare attenzione alla composizione delle prime;
  • richiedere una perizia tecnica da parte di un esperto in diritto bancario;
  • valutare il regime di calcolo degli interessi, distinguendo tra semplice e composto;
  • verificare la presenza di clausole poco chiare o non negoziate.

Se emerge uno squilibrio rilevante e non giustificato, il cliente può avviare un’azione legale o una procedura alternativa (come l’Arbitro Bancario Finanziario) per richiedere la riformulazione del piano e/o il rimborso delle somme indebitamente pagate.Contenere gli effetti di un piano di ammortamento sbilanciato richiede un’analisi tecnica approfondita e una strategia giuridica mirata. Lo Studio Legale Ajese, con consolidata esperienza in materia di diritto bancario, supporta imprese e privati nella ricostruzione del rapporto con l’istituto di credito, nella valutazione di eventuali profili di illegittimità e nell’attivazione degli strumenti più efficaci per la tutela dei diritti del cliente.