Fideiussioni bancarie e clausole nulle: cosa cambia per imprese e garanti dopo la Cassazione 2024

Nuovi orientamenti giurisprudenziali ridefiniscono la validità delle clausole standard nei contratti di garanzia bancaria.

Le fideiussioni bancarie tornano al centro dell’attenzione giurisprudenziale. Un’ordinanza della Corte di Cassazione del 2024 fa finalmente chiarezza su limiti temporali e ambito di applicazione della nullità delle clausole anticoncorrenziali. Cosa devono sapere oggi imprese e garanti per tutelarsi?

Clausole abusive sotto la lente: il caso ABI

Molti contratti di fideiussione bancaria, soprattutto quelli redatti secondo lo schema ABI del 2002, contenevano clausole ritenute lesive della concorrenza. A segnalarlo fu la Banca d’Italia, con il provvedimento n. 55 del 2005, che ne evidenziava il contrasto con la normativa antitrust.

Le clausole incriminate?

  • la reviviscenza,
  • il pagamento “a semplice richiesta”,
  • la deroga all’art. 1957 c.c.

Da quel momento, la giurisprudenza ha iniziato a riconoscere la nullità parziale di queste clausole, aprendo la strada a forme di tutela per i fideiussori.

Cosa dice la Cassazione: la svolta del 2024

Con l’ordinanza n. 26380 del 10 ottobre 2024, la Cassazione ha tracciato un confine temporale preciso: la nullità delle clausole “tipo ABI” si applica solo alle fideiussioni stipulate tra il 2002 e il 2005. Per i contratti stipulati dopo il 2005, non è sufficiente il richiamo formale allo schema ABI. Occorre dimostrare che l’intesa anticoncorrenziale tra banche sia proseguita anche dopo quella data.

Inoltre, la Corte ha precisato un aspetto fondamentale: i principi sulla nullità non valgono per i contratti autonomi di garanzia, che vanno tenuti distinti dalle fideiussioni tradizionali. Si apre così una nuova stagione processuale, basata su accertamenti tecnici e valutazioni caso per caso.

Le implicazioni per imprese e garanti

Chi ha sottoscritto una fideiussione bancaria può oggi difendersi con maggior efficacia, ma solo se sussistono determinati presupposti:

  • il contratto deve essere conforme al modello ABI,
  • deve essere stato stipulato tra il 2002 e il 2005,
  • oppure, se successivo, deve esserci prova della continuazione dell’intesa anticoncorrenziale.

In presenza di clausole nulle, il garante può opporsi alle richieste di pagamento o chiedere la restituzione delle somme versate. In questo contesto, l’assistenza legale specializzata diventa cruciale. Solo un’analisi approfondita del contratto, comparata con lo schema ABI originario, può giustificare una contestazione fondata.  Per le imprese e i fideiussori, oggi è fondamentale riesaminare i contratti bancari sottoscritti negli anni passati. Le nuove pronunce aprono opportunità concrete di tutela, ma richiedono competenza tecnica e una strategia ben strutturata.

Per approfondimenti o per una consulenza personalizzata, lo Studio Legale Ajese è a disposizione per supportare imprese e privati nella verifica delle fideiussioni bancarie e nella tutela dei propri diritti.