Mutui legati all’Euribor: cosa succede se il tasso è stato manipolato?

Cosa sapere sulla validità delle clausole nei contratti di mutuo a tasso variabile e sulle decisioni della giurisprudenza più recente

L’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) è un tasso di interesse che indica quanto le principali banche europee si fanno pagare per prestarsi denaro tra loro.
Nei mutui a tasso variabile, l’Euribor è spesso utilizzato come riferimento per calcolare l’interesse dovuto dal cliente. In pratica, al tasso Euribor si aggiunge uno “spread” concordato con la banca, e da questa somma dipende l’importo della rata da pagare.

La manipolazione dell’Euribor accertata a livello europeo

Con due decisioni del 2013 e del 2016, la Commissione Europea ha accertato che, tra il 2005 e il 2008, alcune grandi banche europee hanno manipolato il tasso Euribor per ottenere vantaggi economici, violando le regole della concorrenza.

Questo ha sollevato una domanda importante per chi ha firmato un mutuo in quel periodo: se il tasso era manipolato, il contratto è ancora valido? Oppure si può chiedere la modifica delle condizioni o addirittura il rimborso degli interessi pagati in eccesso?

Cosa ha detto la Cassazione: le diverse posizioni

La questione è arrivata fino alla Corte di Cassazione, che si è espressa con orientamenti diversi.

Nel 2023, una sentenza ha sostenuto che la clausola che richiama l’Euribor potrebbe essere nulla, anche se la banca che ha concesso il mutuo non ha partecipato direttamente alla manipolazione.
L’idea era che, se il contratto si basa su un parametro falsato, tutta la clausola degli interessi può cadere, con possibili conseguenze economiche per il cliente e per la banca.

Nel 2024, una successiva pronuncia ha corretto questa impostazione: secondo i giudici, la nullità non può essere automatica.
Per far valere l’invalidità della clausola, serve dimostrare che:

  • il parametro Euribor è stato davvero influenzato in quel periodo;
  • la manipolazione ha modificato in modo significativo il tasso applicato al proprio mutuo;
  • una delle due parti sapeva della manipolazione e ha voluto sfruttarla al momento della firma del contratto.

In alternativa, la clausola potrebbe essere considerata parzialmente nulla, se il parametro usato non è più idoneo a riflettere l’accordo effettivo delle parti.

Il ruolo del contraente e la necessità di valutazioni caso per caso

Un elemento importante sottolineato dalla giurisprudenza è che l’Euribor è solo un riferimento esterno, un numero usato nel calcolo degli interessi, e non il vero oggetto del contratto. Le parti, di norma, non conoscono il meccanismo tecnico con cui viene calcolato, ma si affidano al valore ufficiale pubblicato.

Per questo motivo, l’eventuale illecito di terzi, come la manipolazione del tasso da parte di alcune banche, non rende automaticamente nullo il contratto. Tuttavia, può essere invocato:

  • per chiedere l’annullamento del contratto, se la volontà è stata viziata;
  • per ottenere un risarcimento, se si dimostra un danno concreto.

Cosa aspettarsi in futuro: l’intervento delle Sezioni Unite

Dato il rilievo della questione, la Corte di Cassazione ha rimesso il caso alle Sezioni Unite, che dovranno stabilire un principio di diritto chiaro e uniforme.

Nel frattempo, resta fermo che:

  • i contratti di mutuo a tasso variabile non sono automaticamente invalidi, anche se stipulati nel periodo della manipolazione;
  • la banca deve aver partecipato consapevolmente all’illecito o la manipolazione deve aver inciso in modo significativo sul tasso applicato;
  • è sempre necessaria una valutazione caso per caso, anche per comprendere le eventuali conseguenze economiche sul contratto.

Il tema dell’Euribor manipolato solleva questioni complesse, ma di grande attualità, soprattutto per chi ha sottoscritto mutui a tasso variabile tra il 2005 e il 2008.
La giurisprudenza più recente invita alla cautela: nessuna nullità automatica, ma la possibilità di tutela legale, se si dimostra l’effettiva alterazione del tasso e l’impatto sul contratto.Per chi si trova in una situazione simile, è importante verificare con attenzione la documentazione contrattuale e valutare, con l’aiuto di un professionista, se vi siano gli estremi per un’azione legale o una richiesta di rideterminazione degli interessi.